Alcuni di questi li conoscevo anche
io sia di persona, ma soprattutto attraverso i racconti di Gaetano. Avevano una
caratteristica in comune, erano tutti in qualche modo degli irregolari, nel
mondo del cinema, ma soprattutto nella vita. A partire da Peppe Lanzetta,
scrittore, poeta, attore che ogni tanto veniva a trovarci nella sede di Figli
del Bronx e che tutti chiamiamo “’O Mae’”, il Maestro. Era stato Peppe, dieci
anni prima, a portare a teatro Gaetano, a farlo diventare attore quando Gaetano
era appena uscito dal carcere dopo l’ennesima, e per fortuna ultima, condanna. Su
Peppe si poteva contare per Take Five, bastava creargli un personaggio che
fosse uno stimolo per lui, ma che gli assomigliasse anche un po’. E così è nato “‘O Sciomen”, la leggenda del quartiere, il rapinatore appena uscito di carcere
che combatte contro la depressione.
Poi abbiamo pensato a Salvatore
Striano e Carmine Paternoster, che Gaetano mi aveva presentato poco tempo
prima. Un mio amico fotografo, Mario Guarino, era venuto da Londra per fare un
servizio sugli attori “presi dalla strada” che avevano fatto parte del cast di
Gomorra. Sia Carmine che Sasà erano stati contattati da Gaetano ed avevano
accettato di buon grado. Così, mentre Mario scattava le foto, io, armato di
telecamera, li intervistavo. Ne avevano di cose da raccontare sul loro passato
criminale e su come il teatro fatto in carcere li avesse aiutati ad inventarsi
una nuova vita ed una nuova professione, quella di attori. Quelle interviste
sono ancora lì, nel cassetto di Bronx. Chissà magari finiranno nel dvd. Un po’
di quello che mi hanno raccontato è invece finito nei loro personaggi, così
come è accaduto con lo Sciomen.
Mancava Salvatore Ruocco. Per un impegno non aveva partecipato al set
fotografico, ma io e Gaetano eravamo d’accordo che non poteva non esserci.
Conoscevo Salvatore da un po’ perché aveva partecipato alle due produzioni
messe in piedi da Gaetano fino ad allora, Sotto la stessa luna di Carlo
Luglio e Napoli, Napoli, Napoli di quell’altro maestro, questa volta
americano, che si chiama Abel Ferrara. In entrambe io facevo la seconda camera
ed in entrambe ero rimasto molto colpito da Salvatore, dalla sua straordinaria
naturalezza. Dai racconti di Gaetano sapevo che fino a qualche anno prima Sal
era un pugile, un ottimo pugile la cui carriera si era purtroppo interrotta per
un banale disguido: durante un match aveva scassato una sedia in testa
all’arbitro perchè stava evidentemente favorendo il suo avversario. Già in
questo episodio era tutto il suo personaggio, quello di un ragazzo col fuoco
addosso e con un innato, anche se un po’ particolare, senso di giustizia.
Ecco gli attori e un video girato durante le prove, a presto!
Ecco gli attori e un video girato durante le prove, a presto!
Fossero tutti come questi gliattori "irregolari":è un cast da paura...auguri.mauro
RispondiEliminaGrande, grandissimo Peppe Lanzetta, finalmente lo rivedremo al cinema.rosetta,scampia
RispondiEliminaIeri sono riuscita sbirciare le riprese di Take FIVE,Salvatore Ruocco é spettacolare,l'ho vidi nell'Intervallo è bravissimo e bellissimo.
RispondiEliminaParabéns Salvatore Ruocco, estou acompanhando seu trabalho a algum tempo e espero em breve ter o prazer de ver seu nome em destaque também aqui no Brasil... Você tem um brilho especial pelo seu carisma e humildade. Sucesso sempre!!
RispondiEliminaPer te Salvatore Ruocco......(Tiziana) La bravura Dell attore non è solo saper recitare...interpretare un personaggio...MAH! Essere il personaggio.E per farlo sei diventato la metà... I tuoi sacrifici saranno ripagati.hihihihihihhi
RispondiEliminaComplimenti ancora Brutto...!
bellissimo video!
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