venerdì 25 gennaio 2013

Guido Lombardi talks (4)/ La genesi di Take Five: Gaetano Di Vaio e Abel Ferrara…

Mancava la ciliegina sulla torta:
- Gaeta’, scusa, ma perché quello che organizza la rapina non lo fai tu?
- Io?!
- Eh, tu… scusa è quello che fai dalla mattina alla sera, mettere assieme le persone per abbuscare una cosa di soldi. 
Avevamo i nostri 5 rapinatori.
Quella sera me ne tornai a casa tutto contento e Gaetano prese il traghetto per Capri, dove era stato invitato ad un festival.
Alle due di notte mi chiama Gaetano tutto gasato:
- Sient’ Guido, sto qua al festival con Abel Ferrara, c’aggio parlato di questo film della rapina, ha detto che lo vuole fare.
- Gaeta’ scusa, ma che ci hai raccontato?!
- E ci ho detto che tenimm’ ‘sta storia che è ‘na bomba, ‘na rapina in banca. Iss ha detto che proprio mò stavo pensando di fare un gangster movie.
- Gaeta’, ma qua a parte i rapinatori nun tenimm’ nient’…
- In che senso?
- Che la storia nun ce sta!
- E vabbuò, e inventati qualcosa tu. Però devi fare presto che questo fra una settimana parte, se ne torna all’America. Mò ti devo salutare, cià, cià.
- E che ti devo dire, salutami ad Abel.
- Eh, te lo saluto, cià, m’arraccumann’, scrivi ‘na bella storia, cià.
Tu…tu…tu…

E mo'???
Che potevo fare, mi sono messo subito a scrivere. “Sceneggiatore di un film di Abel Ferrara” era un’occasione da non perdere. Nel giro di qualche giorno ho buttato giù la prima versione del soggetto. Mi sono inventato tutti gli altri personaggi, e soprattutto il meccanismo che li tiene inchiodati per buona parte del film in quell’unico ambiente di cui dicevo prima. In quei giorni Sasà Striano, che avevo cominciato a frequentare per scrivere un altro soggetto dal titolo “Teste Matte”, mi fu di grande aiuto con i suoi consigli. È stato lui infatti a raccontarmi un episodio accaduto in una famosa rapina fatta a Napoli negli anni ’80, quella in cui la banda del buco riuscì a mettere le mani sul Pallone d’Oro di Maradona custodito nelle cassette di sicurezza del Banco di Napoli. Questo episodio, un po’ cambiato, costituisce quello che gli sceneggiatori sono soliti chiamare il “punto di svolta”. Ovviamente non è il caso di dire di che si tratta.
Finite le mie venti pagine di soggetto, Gaetano le fece tradurre di fretta e furia e Abel se le lesse mentre attraversava l’Atlantico per tornare al paese suo.
Responso: la storia gli piaceva, lo divertiva e la voleva fare.
Ricordo bene l’estate passata a scrivere la sceneggiatura. L’appuntamento era per il festival di Venezia, dove mi avevano assicurato che si sarebbe firmato il contratto con Abel e di conseguenza anche quello relativo alla mia sceneggiatura. Perché nel cinema funziona così se non sei nessuno, prima scrivi e poi, se le cose vanno avanti, ti pagano. Quella volta non mi pagarono.
Di Take Five, gangster movie per la regia di Abel, non se ne fece niente. Misi la sceneggiatura nel cassetto, proprio accanto a quella di Là-bas (Educazione criminale) che dormicchiava lì già da un paio d’anni.  
Meno male! Perché nel frattempo ho esordito con Là-bas (prodotto da Gianluca Curti, Gaetano Di Vaio, Dario Formisano, gli stessi che mi produrranno questo nuovo film). Là-bas (Educazione criminale) è stato presentato, in prima mondiale, alla 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia / 26. Settimana Internazionale della Critica, dove ha vinto il Leone del Futuro - Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis.  
Là-bas ha vinto il Leone del Futuro a Venezia e magicamente anche Take Five è uscita dal cassetto. È tornata da me, per fortuna. In fondo in fondo, anche se era lusinghiero scrivere una sceneggiatura per Abel Ferrara, un po’ mi dispiaceva non esserne il regista. Negli anni l’ho riscritta varie volte, credo che quella che cominceremo a girare lunedì prossimo sia la quinta o sesta versione. Ho cambiato tre finali, ma l’ultimo è quello giusto. I personaggi sono cambiati, persino il carattere dei protagonisti. Ma il titolo, pensato per affascinare il maestro americano, è rimasto lo stesso: TAKE FIVE.

 A Venezia alla consegna del Leone del Futuro - Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis

Alberto Barbera consegna l'assegno da Centomila Euro

I produttori Dario Formisano, Gianluca Curti e Gaetano Di Vaio, con Francesca Amitrano, direttore della fotografia

A Roma alla presentazione di Là-bas alla Casa del Cinema

7 commenti:

  1. noooooooo...Ti ha premiato il Grande Alberto Barbera! Speriamo che anche questo film vada a Venezia.Intanto,in bocca allupo! Susanna, dalla Valtellina

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  2. rimaniamo in attesa con ansia.... buon lavoro!!! ;)

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  3. Proprio stasera,a Roma,nel corso di un ennesimo,MERITATISSIMO omaggio ai fratelli Taviani ,ho visto dal vivo Striano: era sul palco anche con i suoi compagni d'avventua (cinematografica)e sventura ( carceraria):è veroche l'ARTEe laCULTURA possono redimere, cambiare lepersone in fondo all'anima... credo che con te faràun grande ruolo. Auguri, fabia

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  4. Io son di Napoli:posso venire sul set? Per meglio dire,mipresenti Francesca Amitrano? grazie ciro

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  5. CREDO DI ESSERMI INNAMORATA DEL REGISTA!!!!!!!

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  6. Io invece credo di essermi innamorato del suo attore(Salvatore Ruocco )facciamo un uscita a quattro.ahahah

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